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3.16.2014

NON POSSO TRATTENERMI...SONO DI CORSA

sedia per visite brevi.
IRONICA RISPOSTA DEL GENIO DI MUNARI ALLA PROSPETTIVA DELLA VITA DI CORSA.
PROGETTATA NEL LONTANO 1945, HA LE CARATTERISTICHE DI UNA SEDIA CLASSICA (NOCE CON INTARSI E SEDILE IN ALLUMINIO) MA PRESENTA UNA SEDUTA INCLINATA A 45°,
DESTABILIZZANTE RISPOSTA ALLA VITA CHE CORRE VELOCE,
ALLA FRENESIA CHE RUBA IL TEMPO.
di Bruno munari 1945



I MIEI MENTORI | CARLO SCARPA (i dettagli)












CARLO SCARPA/VENINI

"Quando, nel 1951, Frank Lloyd Wright, il famoso architetto statunitense, volle visitare le vetrerie Venini a Murano, egli fu letteralmente affascinato da un piccolo vaso verde e nero,
che cambiava in rosso quando era illuminato in una particolare direzione.
Ne ordino’ 25 repliche, ma i vetrai non ebbero piu’ modo di riprodurlo, e oggi quel vaso ha un posto in evidenza nella mostra allestita quale omaggio all’eta’ d’oro della manifattura vetraria del ventesimo secolo che deriva dal lavoro sperimentale dell’architetto veneziano" Carlo Scarpa (1906-1978).

fonte: http://libreriamoderna.files.wordpress.com/





















IL LEGNO | ENZO MARI | i miei mentori










I MIEI MENTORI: BRUNO MUNARI


"Nelle pitture di Caravaggio ci sono effetti di luce. 
L'interruttore non so dov'è"
Bruno Munari













I MIEI MENTORI: GIUSEPPE TERRAGNI

Uno dei postulati della tendenza razionale è appunto che le nuove forme architettoniche, nei loro rapporti di vuoto e pieno, di masse pesanti (cemento, mattoni, pietre) e di strutture leggere (ferro, vetro) abbiamo a donar all'osservatore un'emozione artistica". 
(Meda 18 aprile 1904 – Como, 19 luglio 1943) 












I MIEI MENTORI: ALDO ROSSI - drawings


«Al Politecnico di Milano penso di essere stato uno dei peggiori allievi anche se oggi penso che le critiche che mi venivano rivolte sono tra i migliori complimenti che abbia mai ricevuto.
Il professor Sabbioni mi dissuadeva dal fare architettura dicendomi che i miei disegni sembravano quelli dei muratori o capomastri di campagna che tiravano un sasso per indicare all’incirca dove si doveva aprire una finestra.
Questa osservazione, che faceva ridere i miei compagni, mi riempiva di gioia». 
Aldo Rossi (May 3, 1931 – September 4, 1997)